Ho finito Fable 2, il videogioco di Peter Molyneaux. Parentesi: Peter Molyneaux è il più eclettico game designer di questi anni. Il suo pallino è la responsabilità dell'individuo in contesti sociali. In altre parole, è affascinato dalle conseguenze che hanno le azioni su di noi e sulle persone che ci circondano. Nei suoi giochi siamo chiamati a condurre delle vite in mondi per quanto fantastici non troppo dissimili per le situazioni che si presentano al nostro quoritidiano. Sono avventure, dove il tuo ruolo resta quello dell'eroe con tutto il corollorio di azione e battaglie che ne consegue. Tuttavia, l'epica è solo un pretesto narativo. Il cuore del videogame è la rappresentazioni delle scelte di vita le relative conseguenze. Nei suoi giochi viene posta particolare attenzione a dimostrare come ad ogni nostra azione corrisponde in qualche modo non sempre con una legge chiara una reazione che cambierà noi stessi ma sopratutto le persone che sono intorno a noi. Ecco perché solo in Fable se mangiamo tanto ingrassiamo. Le sconfitte lasciano segni sul nostro volto così come il passare del tempo. Comporsi bene o male ha delle conseguenze sulle persone che ci circondano. Se rubiamo e ci beccano veniamo puniti. Se indossiamo vestiti costosi la gente se ne accorge. Possiamo addirittura sposarci, fare l'amore (col preservativo o senza), andare a mignotte o riempire di attenzioni e regali la propria consorte.
Ecco perché affrontare questi tipi di simulazioni videoludiche non è mai neutro, vuoi perché ci metti del tuo, vuoi perché provi a dare forma digitali a desideri, curiosità o aspirazioni che sono altro da te.
Nel mio caso mi sono ritrovato cattivissimo, grasso e tatuato dalla testa ai piedi. Ho scelto però il sacrificio nel senso che al termine del gioco potendo scegliere se resuscitare i miei cari, diventare ricco o diciamo riportare giustizia nel mondo ho scelto quest'ultima. Gli abitanti del gioco che prima mi odiavano sono stati grati della scelta festeggiandomo ad ogni piè sospinto. E' stato gratificante. Per essere un videogioco, si intende. 😉