Per l'esattezza sono trentaquattromilioni di utenti attivi. Un successo per Sims Social e quindi per l'editore Electronics Arts che su Facebook ha ridato smalto al simulatore di vita più famoso del mondo. Il gioco inventato da Will Wright nel lontano 2000, "trasportato" sul social network più popolare del mondo ha fatto breccia perché è riuscito nell'operazione di coniugare la quotidianità da ufficio dei vari giochini alla Farmville con la costruzione virtuale di una identità. Paradossalmente la serie che ha venduto più di 100 milioni di copie ha fallito solo quando nel 2002 tentò di andare online, con una versione multiplayer. Il gioco ebbe poca vita. Otto anni dopo quell'intreccio di relazioni, ambizioni e consumismo che anima i Sims ha trovato una declinazione che sembra funzionare davvero. Merito dei social network che stanno aggiungendo una dimensione sociale ai classici videogiochi. In particolare Facebook e Google stanno davvero rappresentando la piattaforma emergente rispetto a quella delle trazionali console (Ps3, Wii e Xbox 360). Lo hanno dimostato Angry Birds e Farmville, successi globali, titoli che rappresentano una nuova generazione di giochi. Tanto che le aziende del social gaming fanno gola a publisher videoludici e al mercato. Electronic Arts solo nell’ultimo mese ha acqusito due startup sborsando oltre un miliardo di dollari mentre Activision si è pubblicamente lamentata dei prezzi troppo alti. Ma a parte contadini, gang malavitose e uccellini ciccioni, insomma, a parte i vari e stranoti Farmville, Mafia Wars, Angry Birds c’è veramente qualcosa di divertente sui social network? La risposta è sì ma con riserva. Anzi, le riserve sono molte: non tutto funziona a dovere, il tasso di noia se non ci gioca nessuno è altissimo e la maggior parte dei giochi in circolazione sono cloni. Va precisato che sono giochi gratuiti. Se però si vuole progredire più velocemente tocca mettere la mano alla carta di credito per comprare oggetti virtuali e passare di livello o avere molti amici sui social network per farsi aiutare. Fatta questa premessa, va subito detto che lo spazio games di Google+ è partito da poche settimane, ha poco più di una decina di titoli. Zynga partecipa per ora solo con Zynga Poker, restando legata a Facebook con una sorta di esclusiva per i giochi più popolari. Ma presto con ogni probabilità si aggiungeranno sviluppatori videoludici visto le migliori condizioni offerte (per ora Google trattiene il 5% sulle transazioni economiche contro il 30% di Facebook).
Passiamo ai giochi a partire da Dash Diamond e Bubble Island. Si trovano sia su Facebook che su Google+. Li ha realizzati la tedesca Wooga premiata all’European Games Award 2011. In particolare "Dash Diamond" è risultato il miglior gioco sociale (35 milioni di utenti attivi al mese). Il modello è quello del puzzle game, alla Tetris ma più semplice. Giudizio? Poco social e molto scacciapensieri. Se non scatta l’effetto addiction dopo un po’ subentra la noia.
Tra i migliori strategici a turni va annoverato Empires & Allies di Zynga. Fumettoso ma sanguinolento. E' il primo gioco a combinare strategia militare e social games. Davvero molto ma molto più semplice dei must del genere (Command & Conquer, Total War, Starcraft ecc) è però abbastanza articolato da impegnare anche gli specialisti su pc. I fronti sono terra, acqua e aria, come nella migliori tradizioni. Tocca stare attenti a stringere alleanze (senza è davvero difficile andare avanti) e non dimenticarsi mai di difendere la propria nazione. Obietttivo è la conquista del mondo. Chiaramente si possono anche vestire i panni del cattivo e guerreggiare con gli amici. Che è anche più divertente.
Opposto sentiment per Smurfs&Co della Ubisoft. I Puffi evidentemente non passano mai di moda. A settembre esce anche inItalia il film di animazione e su social web da mesi sta riscuotendo un inaspettato successo (6 milioni di utenti attivi al mese). Apparentemente un clone di Frontierville (Zynga), inoltre non aggiunge molto di più al genere. Ma è davvero ben realizzato e in rete se ne parla benissimo. Peccato che dopo il sesto livello senza amichetti è veramente difficile non mandare tutto in malora. Come anche è difficile convincere magari il proprio collegata d'ufficio a misurarsi con i puffosi puffi.
Più maturo anche se non meno scontato Zombie Lane. Come suggerisce il titolo si tratta di affrontare l'ennesimo assalto di zombie. Più di 5 milioni di utenti al mese (su Facebook) per Zombie Lane che ben figura anche su Google+. Come suggerisce il titolo tocca difendersi dagli zombie armandosi di mazze e altre armi. Decisivo l’aiuto di amici di social network per sopravvivere senza dover mettere mano alla carta di credito.
Tra i simulatori calcistici da segnalare Ea Sports Fifa Superstars. Un po’ macchinoso fino a quanto arriva a vincere la prima partita. Allora compare il tasto: vantati con il tuo amico. E da quel momento in poi è difficile smettere.
Un discorso a parte meritano Civ World e Sims Social. Figliocci in chiave social di mostri sacri come Civilization di Sid Meier e Sims di Will Wright sono esperimenti a cui tutta l'industria videoludica sta guardando con grande interesse. Stesso discorso per Civ World che è da quest'estate in fase beta. Ed è attesissimo dai fan della serie. Declinare giochi per pc e console su piattaforma 2.0 può essere l'uovo di Colombo vuoi per rilanciare best seller del passato, vuoi per trovare "la quadra" tra la complessità dei giochi del passato e la semplicità dei social game. Un punto di equilibrio che in questa fase moltissimi game designer stanno cercando. Comprese le dirette interessate: Google e Facebook.