Lo confesso. The Handmaid’s Tale, la serie tv rivelazione che agli Emmy Awards ha conquistato otto premi, l’ho visto a letto, sul Pc, al buio e sotto le coperte. Fa più paura di American Horror Story perché non manda in onda lo spavento facile ma un futuro distopico e spietato così estremo e violento da superare qualsiasi fobia o paura ancestrale. The Handmaid’s Tale ti fa entrare piano piano dentro una teocrazia violenta e misogina nata come reazione a un calo drammatico della fertilità. Per ripopolare il mondo le donne fertili che non hanno rovesciato il sistema sono oggetto di violenza e stupro sistematico. La cappa dell’ideologia religiosa schiaccia ogni tentativo di rivolta. Il lavaggio del cervello è la quotidianità. Quella descritta è una società malata e tradizionalista. Il punto di vista è di una Difred, una ancella fertile affidata a un alto comandante e a sua moglie per dare la vita a un figlio. Il ruolo è interpretato da Elisabeth Moss, 35 anni, premiata come migliore attrice protagonista in una serie drammatica. Elisabth Moss è credibile e incredibile per tutte le puntate della prima seria. Una attrice che recita con gli occhi. La serie, ispirata al romanzo omonino di Margaret Atwood, è un pugno allo stomaco. In Italia è trasmessa su Timvision, il servizio di streaming di Telecom Italia
The Handmaid's Tale e il sangue si gela nelle vene
Lo confesso. The Handmaid’s Tale, la serie tv rivelazione che agli Emmy Awards ha conquistato otto premi, l’ho visto a letto, sul Pc, al buio e sotto le coperte. Fa più paura di American Horror Story perché non manda in onda lo spavento facile ma un futuro distopico e spietato così estremo e violento da superare qualsiasi fobia o paura ancestrale. The Handmaid’s Tale ti fa entrare piano piano dentro una teocrazia violenta e misogina nata come reazione a un calo drammatico della fertilità. Per ripopolare il mondo le donne fertili che non hanno rovesciato il sistema sono oggetto di violenza e stupro sistematico. La cappa dell’ideologia religiosa schiaccia ogni tentativo di rivolta. Il lavaggio del cervello è la quotidianità. Quella descritta è una società malata e tradizionalista. Il punto di vista è di una Difred, una ancella fertile affidata a un alto comandante e a sua moglie per dare la vita a un figlio. Il ruolo è interpretato da Elisabeth Moss, 35 anni, premiata come migliore attrice protagonista in una serie drammatica. Elisabth Moss è credibile e incredibile per tutte le puntate della prima seria. Una attrice che recita con gli occhi. La serie, ispirata al romanzo omonino di Margaret Atwood, è un pugno allo stomaco. In Italia è trasmessa su Timvision, il servizio di streaming di Telecom Italia