“Sì signore, non è il primo che chiama per questione Playstation”. Al servizio assistenza di Cartasì non forniscono i numeri di quanti hanno chiesto informazioni ma l’operatrice ammette che qualcuno ha già bloccato la propria carta di credito. Attualmente il servizio di Pns Network è ancora in stato di manutenzione. Ieri i vertici di Sony Computer Entertainment hanno ammesso di aver subito intrusioni illegali e non autorizzate, hanno aggiunto che un soggetto non autorizzato abbia ottenuto le seguenti informazioni da voi fornite in precedenza: nome, indirizzo (città, stato/provincia, codice postale), nazione, indirizzo email, data di nascita, password, login e online ID di PSN/portatile. Ma sopratrutto che il numero della carta di credito (escluso il codice di sicurezza) e la data di scadenza possono essere stati rilevati. Che fare? Il blog di Playstation ha pubblicato sotto forma di Q&A le linee guida da seguire su come comportarsi. Qui il link al sito in inglese. Sony dichiara di aver tenuto sotto crittografia i dati relativi alle carte di crediti ma al pericolo di operazioni indebito bonifici indesiderati si aggiunge quello del furto di identità. I pirati rispetto alla comunicazione di Playstation hanno un vantaggio sugli utenti Playstation perciò chi è registrato al servizio non deve perdere troppo tempo. Se la password utilizzata per l’account è la stessa che usate per conto online, accesso al pc, posta elettronica ecc. allora è proprio il caso di cambiare “parola segreta”e magari cogliere l’occasione per inventare una password diversa per ogni servizio. L’operazione comporta fatica e un minimo di organizzazione ma è bene diversificare i propri account rendendo così vita dura ai malintenzionati. In seconda battuta occhio al phishing. Come invita il blog di Playstation è il caso di “essere particolarmente vigili nei confronti di truffe via email, telefono, e posta cartacea che chiedano informazioni personali o dati sensibili. Sony – sottolineano – non vi contatterà in nessun modo, incluso via email, chiedendovi il numero di carta di credito, numero di previdenza sociale, o altri simili dati o informazioni che siano personalmente identificabili con voi. Se vi vengono richieste tali informazioni, potete avere la certezza che non si tratta di Sony”. Infine, per evitare addebiti illeciti sul vostro conto è bene fare un colpo di telefono alla vostra banca o al circuito della carta di credito per avvertirli che non siete più i soli ad essere a conoscenza delle vostre informazioni riservate. In questo caso ogni movimento successivo alla data del furto di dati potrà essere oggetto di contestazione. Se però si vogliono evitare brutte sorprese il consiglio è bloccare le carta di credito e chiedere l’invio di una nuova. Nel giro di un paio di settimane ne arriverà una nuova. “Il caso di cronaca emerso oggi - commenta Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nella tutela dei documenti personali e delle carte di credito – rilancia l’allarme sul modo in cui ognuno di noi gestisce i propri dati personali. Occorre osservare la massima attenzione e prudenza quando immettiamo in rete informazioni sensibili, come il numero della carta di credito, il proprio nome o la città di residenza. Si deve sempre verificare l’attendibilità di chi ce le chiede e, soprattutto, che il sito internet sia certificato e dotato di tutti i sistemi di sicurezza. Il rischio, altrimenti, è di subire un furto di identità, una frode che, come si evince dal caso emerso oggi, è molto diffusa in USA e Inghilterra e che adesso inizia a prendere piede anche in Italia”.