Grunt è un rettile bipede con la testa grossa, le braccia corte e la gobba. Appartiene alla razza aliena dei Krogan e come è facile intuire dal suono della parola, non sono né gentili né particolarmente carini. Tuttavia, scambiare quattro battute con un Krogan è sempre istruttivo e distende anche i nervi. Dentro il videogioco Mass Effect 2 ci sono alme no altre sedici razze di alieni con cui chiacchierare. E altre tredici che però comunicano esclusivamente con latrati e cannoni fotonici. A parte alieni con disturbi di socializzazione e nemici storici della razza umana, il confronto fra diversi è il bello di questo secondo capitolo della saga fantascientifica Mass Effect.
Il gioco di ruolo della B ware è un alternarsi di dialoghi e battaglie. Protagonista sempre il Comandante Shepard che dopo aver fermato l’invasione dei Razziatori, viene riportato in vita da Cerberus, una misteriosa e odiatissima organizzazione, per investigare sui Collectori, una razza di insettoidi che stanno decimando le colonie umane nella galassia. Sheppard deve così prima reclutare il meglio dell’universo per poi affrontare il nemico. Per "fare squadra" il giocatore dovrà parlare, capire ma anche litigare con gli amici-alieni.
Peccato che sostanzialmente sono due le modalità di relazione: paterno e accondiscendente fino alla nausea o malmostoso e fascista. Non ci sono vie di mezzo. Più sfumate le personalità degli alieni spesso più credibili e realistiche. Anche perché, nel gioco, la razza più antipatica dell’universo siamo noi.