Arridatece il calcio parlato

Oggi è uscito Pes, il gioco del calcio della Konami. Insiema a Fifa sono due indiscussi blockbuster del mercato italiano. In parole semplici vendono un casino. Pes è sempre stato più realistico, Fifa dopo aver masticato amaro per anni questa volta ha messo in piedi un titolo decente, sopratutto per il multiplayer e l’opzione carriera del giocatore che consente di affrontare un campionato nei panni del calciatore preferito. Tuttavia per quanto il tutto appaia molto realistico manca forse il dato più realistico del nostro calcio. Ovvero i media, il cosiddetto calcio parlato. Da noi, in Italia, la Gazza, le trasmissione serali, le chiacchiere da bar (perché no, sono anche questi media), sono forse l’aspettp più condiviso e quindi più vero di questo sport. Il calcio lo giochiamo nei campetti, la sera nelle palestre ma sopratutto a tutti piace parlarne. E questo è un connotato strettamente italiano che multinazionali come Ea o come Konami non sono interessate a rappresentare. Ecco perché nessuno mi toglierà dalla testa che una localizzazione del gioco del calcio fatta a regola d’arte, con chiacchiericcio, nani e ballerini. Con tanto di allenatore che rilascia dichiarazioni scomode e presidenti-padroni potrebbe veramente diventare un fenomeno nazionale.