Across the universe

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Sono andato al cinema. Eeeeeeeehh. Ecco la mia recensione, anzi la mia goozo-recensione. Le regole delle goozo-recensioni sono semplici. Non essere verbosi, sennò Goozo si incazza. Non essere retorici sennò Goozo si addormenta. Non essere prolissi, altrimenti ci si smarrona. Difficile? Forse ma ci si può provare. Il cinema nel quartiere Testaccio di Roma era piccolo, lo schermo da oratorio ma le poltroncine comodissime. Oh…arrivati ai titoli di coda c’era chi piangeva, chi applaudiva, chi tirava su con il naso. Ci sentivamo tutti un po’ amici, complice l’atmosfera anni 70 e le canzoni dei Beatles. Uniti perché avevamo condiviso qualche cosa di bella. La storia? Si parla di amore, ma non è importante. Io mi sono precipitato su internet a cercare la colonna sonora.

  • AquiliAlberg |

    Visto e piaciuto! Forse un po’ troppo saturo d’idee…un po’ too much! Creatività e immaginazione non mancano…Piaciuto l’esperimento, l’abbiamo trovato tutto sommato molto coraggioso!

  • Luca Tremolada |

    Caro Stefano. Un film che fa commuovere non è necessariamente capolovoro (io sono andato a vedere Titanic e c’era un cinema intero in lacrime). Mi sono limitato a descrivere quello che ho visto in quel cinema. E ti assicuro che una storia come Across the universe per quanto piena zeppa di luoghi comuni sugli anni 70 ha coinvolto lo spettatore più di altre pellicole dirette magari da maestri assoluti (come ad esempio l’irritante the dreamers di Bertolucci). Io non sono un fanatico dei Beatles (dei Pink Floyd sì) e forse proprio per questo non avendo l’orecchio allenato ho riscoperto le melodie del quartetto di Liverpool. Ho trovato interesse le interpretazioni, e anche la recitazione non mi è dispiaciuta. Forse il fatto di aver toccato i Beatles ti ha reso un po’ critico verso il film. Ti capisco, avrei reagito così anche io se mi avessero toccato i Pink Floyd. Un consiglio, prova a rivederlo scordandoti di essere cresciuto a pane e Beatles….Quanto alla banalità della storia, beh tutti i musical sono un po’ scontati…o no?

  • stefano disegni |

    Caro Luca, ‘Across the Universe’ mi è sembrato un filmetto. Sono uno che con i Beatles ha scoperto la Rivelazione e il Verbo a 13 anni sentendo Twist and Shout. Sono cresciuto a pane e Beatles, ce li ho nel DNA , ma non mi sono commosso neanche un attimo. E sì che ero pronto, anzi, voglioso di farlo come una signorina sentimentale davanti a un film d’amore. Le canzoni ci sono e giusta è stata la scelta di riarrangiarle e farle cantare ai giovani interpreti. Ma la storia? La storia è un esile romanzetto d’amore tra post-adolescenti, di nessun interesse, farcita di citazioni didascaliche, da compitino sugli anni ’60. Ben altra potenza evocativa meritavano i Beatles! Ben altre fantasmagorie di sceneggiatura! Penso a The Wall dei Pink Floyd o (banale, lo so, ma inevitabile) alla strepitosa sfrenatezza del Rocky Horror Picture Show. Dico, scomodiamo i Beatles per raccontare schermaglie amorose e dolorucci giovanili di sapore vagamente mocciano? No, non ho pianto neanche un po’. Peccato, mi sarebbe piaciuto tanto. Ciao
    Stefano Disegni

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