Scusa, scusate e scusate. Ma chi?

L’ho fatto apposta, anzi no, anzi sì. Insomma ho condotto un esperimento psicologico sulla mia pelle.

Ho provato a non aggiornare il blog per più di una settimana. In realtà mi è capitato anche altre volte. Ma questa volta è stato più complicato del solito. Ecco le sensazioni:

Mattina: smarrimento, affanno, buoni propositi. "Devo aggiornare il blog..dopo l’intervista sì sì dopo l’intervista sì. E prima di scrivere per il giornale sì, ecco poco prima…..

Pranzo: Oddio, oddio, oddio. Tutto precipita, il telefono squilla in continuazione, ho l’orecchio bollente, devo ancor scrivere, devo intervistare, devo andare dai grafici, dal caporedattore, devo disegnare la pagina….e il blog?

Metà pomeriggio: Scoraggiamento, adrenalina, occhio a palla. Non ce la farò, non ce la posso fare…Aiuto…Cazzo il blog

Sera: Adesso basta, mi prendo il tempo per scrivere il post. Non è un dovere è un piacere. Mi stanno sottraendo tempo a un piacere. Se non lo faccio adesso non lo faccio più. E nessuno mi vorrà bene. già adesso……

Notte: Mi odio, mi odiano. Non ho le forze per mettermi davanti allo schermo. Il mio corpo rifiuta il contatto con monitor e radiazioni. Mi odiano…

L’indomani tutto ricomincia. Questo per dire che in questa settimana di black out ho sperimentato su di me la dipendenza-blog. Troverò una soluzione. O forse l’ho già trova. Nel frattempo. Scusate. 🙂 

  • Tamburino |

    Luca….che tenerezza!!!!!!!!!!! la tecnologia ci rende la vita complessa, ma rilassati. Ti vogliamo bene anche quando non aggiorni il blog e sappiamo che tu ci pensi sempre…

  • Davide T. |

    Ah quindi ti vengono i sensi di colpa xkè non aggiorni il blog… io ogni volta che passo per il feed rss e vedo il tuo sempre immutato penso “chissà forse Luca avrà troppo da fare in questo periodo per pensare il blog.. spero lo aggiorni a breve”. 2 minuti fa quando ho visto il titolo mi si sono illuminati gli occhi “oh finalmente Luca ci pensa!”.. Detto questo, scuse accettate!

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