Games as a service

Se mantengono le promesse potrebbero avere per le mani una gallina dalle uova d'ora. Presentata alla Game Developers Conference di San Francisco OnLive. un servizio di gaming on demand che promette (appunto) di annulare il problema della dotazione hardware di pc e Mac.

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Chi gioca al computer conosce il tormento di aggiornare scheda grafica, velocità del chip ecc. Un tormento su cui hanno giocato i big dell'informatica promuovendo giochi sempre più divora risorse. Onlive, si legge qui, nasce in una logica software as a service. Dall'alto è una piattaforma online, a livello concettuale è un ambiente in stile cloud computing a cui accedere a qualsivoglia videogame. Se così fosse il gioco verrebbe disintermediato dal suo hardware. Per farla semplice le stesse console potrebbero perdere senso in un mondo dove il gioco è indipendente dalla sua macchina. Per farla semplice però. Se la "macchina" di Steve Perlman, numero uno di Onlive, dovesse mantenere le promesse (e sulla carta la ci sono tutte le premesse tecnologia), l'industria videoludica (Microsoft, Nintendo e Sony) potrebbe porsi qualche domanda. Anche solo per capire come tamponare questa rivoluzione.