Non quando ma come

Portare i social network, ovvero Twitter, Facebook e Lastfm su console è tutt'altro che una idea peregrina. L'ha avuta Microsoft e a novembre aprirà l'interfaccia della Xbox 360 al 2.0. E' una buona idea perché i videogame online hanno già trasformato le macchine da gioco in media per comunicare. Qualcuno si ricorderà le chat all'interno dei giochi di ruolo. E poi il salto tecnologico con le cuffie e il microfono. Ebbbene, chat e microfono, tecnologie antiche, hanno reso possibile e divertente il gioco collettivo, dando così' vita a comunità di giocatori che si sono poi ritrovate su Facebook per darsi appuntamento online. Del resto il gioco è una forma di conversazione.
Ecco perché, ribadisco, Twitter su console non è una trovata del marketing o un modo per apparire e rendersi più cool di fronte ai rivali.
Peraltro Twitter così come Facebook si aggiornano sul divano, a letto, anche in bagno se si possiede uno smartphone. O peggio se non pesa troppo il portatile sulle ginocchia. (Conosco gente così'…lo giuro). Quindi perché non farlo dopo una sessione di gioco? Cioè perché non usare uno stesso dispositivo? Perché non twitterare prima di una partita o dopo aver risolto un videogame senza cambiare schermo? Me lo domando perché temo l'inghippo. Per esempio, non ho capito bene come potrò scrivere. Con un joypad lo escludo categoricamente. Una tastiera virtuale sullo schermo moosa da un joystick è un insulto logico oltre che una cattiveria. Ecco perché a novembre mi aspetto l'uscita sul mercato di una tastierina da console. Niente di speciale solo un telecomando grande con cui potermi esprimere. Qualcuno vaneggia un traduttore vocale. Ma mi pare troppo. Finora nessuno dice nulla. L'impressione è che qualcuno abbia scambiato i social network con gli avatar, quindi delle buffe feature per giocatori perditempo. Se è così, a mio parere, si rischia di gettare una occasione. Giochi e conversazione possono convivere. Anzi, già lo fanno. Ma non sacrificando i fondamentali di una per l'altra.