Chi si console con il touch

Piccola e con una idea forte la prima, lucida e tecnologicamente sontuosa la seconda. Sembra di tornare ai primi momenti di vita di Wii e Ps3. Due console giapponesi ma diversissime tra loro che hanno cambiato la storia del videogame. A Nintendo fu "sufficiente" inserire un sensore di movimento e disegnare un joystick a forma di telecomando per inventare i casual gaming, giochi per tutte le età. Playstation uscì sul mercato con una macchina che aveva tutto e di più, hard disk, blue-ray, porte Usb a grappolo e una potenza di calcolo che non si era mai vista prima su dispositivo per giochini elettronici. Quattro anni dopo nulla sembra essere cambiato. Sony e Nintendo tornano a riproporre le rispettive visioni del gaming attraverso due nuove incarnazioni del loro pensiero. Le due console, in questo caso portatili, sono Nintendo 3DS e Ngp (Next generation portable, il nome è chiaramente provvisorio), quest’ultima attesa a Natale e svelata a Tokyo la settimana scorsa.
La prima ad arrivare in Italia è la 3DS, nei negozi a fine marzo. La casa di Kyoto dopo aver sdoganato sensori di movimento (Wiimote) e schermi touch (Nintendo Ds), anche questa volta ha una nuova idea: portare sul mercato dell’elettronica di consumo un 3D alla giapponese, su piccoli schermi e senza occhialini. Una tecnologia antica come concezione (display con barriera di parallasse) e mai sperimentata in chiave videoludica. Nella sostanza un effetto speciale montato su una macchina da gioco che ha venduto mostruosamente tanto: 146 milioni di pezzi nel mondo. Neanche Playstation 2 ha raggiunto questi numeri.
I giochi mostrati in anteprima ad Amsterdam qualche settimana fa hanno impressionato. Con un gesto del passato, un dito che scorre su una levetta, il videogame acquista profondità gradualmente. Una "magia" analogica di sicuro impatto. SuperMario appare piccolo e solido e l’ambiente di gioco un micro-mondo in 3D da esplorare. La console però non va mossa troppo: perdere la messa a fuoco e quindi l’effetto 3D non è difficile se lo schermo oscilla anche solo di poco. In ogni caso, per disinnescare l’"effetto speciale" basta muovere la leve e il gioco continua come se niente fosse. Va ricordato che l’uso della console è sconsigliato ai minori di sei anni dalla stessa Nintendo. L’indicazione pare essere una misura per evitare possibili class action. La tecnologia del 3D è infatti giovane, i medici non hanno in mano studi che dimostrino l’insorgenza di danni o patologie. Nonostante questo i legali della Nintendo hanno pensato bene di cautelarsi.
Al contrario di Nintendo e paradossalmente in controtendenza rispetto alle scelte di Sony, Playstation sul "piccolo" ha detto no al 3D. «L’esperienza della terza dimensione deve essere immersiva – ha spiegato a Tokyo Kaz Hirai, numero uno di Sony Computer Entertainment –; va bene per il salotto, i televisori e la Ps3». Non per i giochi tascabili. Tuttavia, 3D a parte, non si sono fatti mancare niente. Dentro alla Ngp hanno messo tutto la tecnologia sperimentata finora nell’elettronica di consumo. Display multi-touch, schermo Oled, due camere (una davanti e una dietro), due stick, tre sensori di movimento, un acceleromentro, un giroscopio, un compasso elettronico, connessione 3G, wi-fi e un processore Arm Cortex-A9 a quattro core. L’abbinamento del potentissimo chip con la tecnologia Oled garantisce prestazioni e una grafica finora mai conosciuta su portatile. Quanto al game design, la vera novità è un pad multitouch montato dietro. In pratica, si può immaginare di usare più dita mentre si gioca, toccando "sotto" la console. Uno stimolo in più per chi inventa i videogame. Ma, va detto, i game designer si ritrovano per le "mani" una macchina dalle potenzialità eccezionali, anche senza multi-touch aggiuntivi. Del resto, si sa, saranno loro a decretare il successo delle console. Loro e naturalmente il prezzo. La 3Ds sarà sul mercato con un prezzo suggerito di 250 euro (molto per una portatile). Playstation, secondo indiscrezioni, dovrebbe annunciare per Ngp un prezzo simile se non uguale a quello del rivale. Nessun vantaggio quindi, conteranno solo giochi e idee.

pubblicato sul nova di venedì 4 febbraio