Io so che tu sai che io so – La vittoria di Mpaa e Riaa

Motion Picture Association of America (Mpaa) e Recording Industry Association of America (Riaa), in pratica le due associazioni più grandi degli Stati Uniti in fatto di cinema e musica hanno stretto un accordo quadro con i service provider per la lotta contro la pirateria. L’intesa è volontaria ma rappresenta una grande virttoria per l’industria dei contenuti perché obbliga per la prima volta gli internet service provider  a vigilare sul traffico dei loro abbonanti, informare del misfatto i trasgressori ed in un secondo momento mettere in campo misure per dissuaderli da pratiche illega,i.  In pratica, gli Isp saranno chiamati ad avvertire chi scarica materiali pirata con email e pop up. Dopo sei avvertimenti scatteranno una serie di misure soft per impedire il download di contenuti illegali. Il Copyright Alert System  quindi non chiederà gli Isp di tagliare la connessione ai propri abbonati. Anche perché non lo avrebbero fatto comunque. E intende anche garantire la privacy dei “trasgressori”. Secondo il documento non ci sarà alcuna comunicazione da parte degli Isp ai detentori di copyright. Ricordiamo che negli Usa non ci vanno leggeri ed è un attimo trovarsi gli avvocati sotto casa. L’accordo viene dipinto come un provvedimento che ha l’obiettivo di educare gli utenti a distinguere tra ciò che illegale e ciò che non lo è. Ma è facile intuire come un accordo del genere possa aprire la strada per misure più ristrettive e punitive. Qualche cosa quindi si sta muovendo. L'impressione è che Agcom a parte a breve assisteremo anche in sede Ue a una stretta sul copyright. Stretta su cui sarà opportuno vigilare.