Google come la Microsoft degli anni Novanta?

"Quando sono fuori dal mercato mettono mano ai brevetti". Così un avvocato di Google sylle pagine del San Francisco Chronicle di domenica. Sta parlando di Microsoft accusata di mettere in atto sistematicamente una strategia anti-innovazione. Il tasto sensibile è Android, il sistema operativo di Google per dispositivi mobili. Microsoft guadagna dai produttori da sette a dieci dollari per ogni dispositivo venduto che viola i suoi brevetti. Fanno centinaia di milioni di dollari ogni anno. Per la gioia di Ballmer. All'inizio non era così. Fino agli anni ottanta il software non poteva essere brevettato. Come ricorda Ars Technica nel 1991 Bill Gates se ne uscì con un allarme di questo tipo:

If people had understood how patents would be granted when most of today's ideas were invented, and had taken out patents, the industry would be at a complete standstill today. I feel certain that some large company will patent some obvious thing related to interface, object orientation, algorithm, application extension or other crucial technique. If we assume this company has no need of any of our patents then they have a 17-year right to take as much of our profits as they want. The solution to this is patent exchanges with large companies and patenting as much as we can.

Le stesse parole, all'incirca, che oggi urla Google. Come dire, corsi e ricorsi.