Ero tipo nel bel mezzo della festa dei colori, quella in India con tutte le persone ammassate, mezze nude e piene di polvere colorata. Ma non c’era il colore, c’erano solo corpi mezzi nudi, sudati e tutti ammassati. Già di mio non tollero la folla. Sono misantropo. Da sempre. Se siamo in tre in una stanza mi manca il respiro ed entro in modalità passivo-aggressiva. Figurarsi in una bolgia umana. La sensazione era quella di nuotare in una melma marrone tipo Gange per restare in tema. Ad ogni modo, trovo una via laterale e riesco a uscire. E qui mi ritrovo nel parchetto giochi di mio figlio. Mi si avvicina una mamma e mi dice che non porto la mascherina. Mi ricordo solo allora che c’è il Covid-19 e che sono stato a contatto con uomini peraltro nudi tutti e comunque tutti senza mascherina. Più del virus mi terrorizza però lo sguardo della mamma, l’ipocrisia, il pensiero di avere infettato i bambini e le complicanze legali di quello sta per accadere. Una volta sveglio ho resistito all’impulso di prenotarmi un tampone rapido.
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Da quando siamo tornati zona rossa – vivo a Milano – dormo male. Qui racconto quello che sogno. Quando sogno.