Otto anni dopo la morte di Harvey Dent, Bruce Wayne dopo essersi addossato la colpa della sua morte vive isolato nel suo castello. Ci vorrà quel pacioccone di di Bane a ricordargli chi è l'eroe di Ghotam. "Il cavaliere oscuro – il ritorno" è il terzo Batman sotto la regia di Christopher Nolan ma certamente il più debole dei tre episodi. I primi due li ho amati. Questo ha tutto quello che ti aspetti ma non brilla in nulla. Anzi. Buchi nella sceneggiatura un po' troppo evidenti (guarigioni istantanee, viaggi alla velocità della luce e altre amenità di questo tipo) e qualche personaggio fuori posto (Anne Hathaway sarà anche una interprete straordinaria ma è una Catwoman moscetta e fuori squadra rispetto alla super eroina sexy e ossessionata dai gatti di Selina) sono macchie che non ti aspetti in uno degli ultimi kolossal con la k e bilancio milionario. Stranamente Nolan – che è un regista piuttosto paranoico sui dettagli – questa volta ci è andato giù un po' con l'accetta. Troppi gli stereotipi e le situazioni da film di supereroi, caratteristica questa che mancava nei primi due Battman. SPOILER Anche l'invenzione di una dittatura del proletariato un po' alla Dickens non è l'intuizione che ci aiuta a capire "la tempesta" che sta sconvolgendo i nostri tempi. Così come è pretenziosa la critica un po' da bar a Wall Street e al capitalismo delle banche. Quando maneggi un eroe complesso e tormentato come Bataman non puoi permetterti letture politiche un po' buttate lì per il gusto di gettare qualche chiave di lettura apocalittica. Meglio lavorare sui dettagli, sui dialoghi, su piccoli ma preziosi camei per dare prodondità. E di solito Nolan sa quale è il suo posto. Per il resto, niente da dire. SPOILER Il campo da footbal che implode è un capolavoro degli effetti speciali. Così come i "giocattoli" e i gadget della Wayne Enterprises. E il colpo di scena finale. Ci sono tutti gli elementi per uscire dal cinema dopo due ore e mezza satolli e soddisfatti. Purtroppo da "Batman 3" mi aspettavo qualche cosa di più. Pazienza. Il Joker del defunto Ledger sapevo essere inarrivabile. Ma comunque Christian Bale resta il Batman più credibile, anche se non si contano più di sei espressioni a film. Forse proprio perché non si contano più di sei espressioni.
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