Appena usciti da Big Sur – un posto insulso per un europeo in California: spiagge che ricordano il nord della Francia e rocce a picco sul mare tipo Sardegna – si arriva a Cambria. L'unico tratto di costa dove i motel costano meno di 200 dollari a camera. Più precisamente 130 senza vista sull'oceano, il che è tanto ma siccome siamo a fine giornata, il Sole sta tramontando, guidiamo da cinque ore, la stanchezza si fa sentire ecc ecc decidimao di fermare l'auto al primo cartello vacancy. Usciamo a Cambria sguendo l'indicazione motel. Lo spettacolo però è da film del terrore, anzi da filmetto splatter di serie b, quelli belli però. Tanti motel sull'oceano uno di fianco all'altro, il sole che colora di rosso i riflessi del mare e in fila su tante sedie a sdraio vecchi con in braccio il loro cagnetto. Tanti vecchi, uno a pochi metri dall'altro, tutti rivolti verso il tramonto, fissi come fossero ipnotizzati. Solamente gli orrendi bastardini comodi sulle loro ginocchia davano segni di vita. Come ho detto, vuoi per la stanchezza, vuoi per una curiosità malata parcheggiamo in quello con più anziani esposti al tramonto. Un po' "Grano rosso sangue", un po' "L'invasione degli ultracorpi": scendiamo dall'auto ma non ci caga nessuno. Neppure i cagnetti si accorgono di noi. Così ci mettiamo anche noi sulle sdraio a fissare il tramonto convinti che alla prima tenebra saremo macellati dagli anziani in camicia hawaiana e berretto. Li immagino alzarsi come un sol uomo digrinando i denti nella nostra direzione. Immagino anche i cagnetti ringhiare verso di noi. Immagino sangue e azione alla Resident Evil, nel delirio cerco anche dove potrebbe essere nascosto un fucile a pompa. Naturalmete, rimango deluso. I vecchietti si ritriano nelle loro stanze e noi entriamo da Moonstone, l'unico posto aperto vista sull'oceano. Stiamo dentro, una tavolata di famigliole americane ci rasserena e poi fuori fa veramente freschino. Io ordina una delle loro zuppe di molluschi. Vengono servite all'interno di una pagnotta gigante e tonda di pane. Scavano fuori la mollica e ci versano dentra questra crema biancastra che sa molto di burro e poco di cozze. Non è buona, però è divertente intingerci dentro il pane. In più è bollente il che quando fa freschino è bene. Semmai il problema è che per chi come me non è paziente, nel senso che non sa stare fermo con il piatto davanti, la cena diventa una sofferenza. Bevo qualche birra di troppo per tamponare le ustioni Quando ormai il Sole è completamente tramontato si accendono le luci sulla terrazza. I vecchi che avevamo lasciato sulla strada si congelano davanti a noi sempre fissi davanti all'oceano. Finisco la zuppa in fretta. Finiamo la cena in fretta. In stanza chiudo bene la porta, non si sa mai.