Estate da dimenticare per Nintendo. Il successo della Wii e della Ds non salva l'azienda di Kyoto che nei tre mesi che si concludono a giugno chiude con utile in calo del 60% a 316 milioni di euro. In ritardo rispetto ad altri settori, la crisi dei consumi investe anche Miyamoto and company. A rendere così forte la flessione contribuisce il caro-yen e la mancanza – più volte segnalta – di titoli di grande successo. In particolare, la Wii per quanto diffusissima ha basato il suo successo du una decina di videogiochi (Wii Fit, Mario Kart Ds, Supermario Galaxy, Wii Sport e poco altro). Mentre la Ds (la console più diffusa al mondo dopo Ps2) risente del fenomeno della pirateria. Più nello specifico le vendite di Ds sostanzialmente sono scese a 5,97 milioni dai 6,94 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, mentre quelle di software (i giochi) hanno toccato 29 milioni (erano 36,69 milioni nel trimestre aprile-giugno del 2008). Sul fronte Wii invece le vendite di console si sono praticamente dimezzata (2,23 milioni contro 5,17 di un anno prima), per i giochi infine il calo è di 9 milioni di unità circa. I risultati naturalmente sono relativi al trimestre. La spinta di cui ha goduto Nintendo evidentemente dopo anni di boom si sta esaurendo. I conti veri però si faranno a Natale.