Lo so, l’ho pensato anche io: è molto americano nella struttura, la famiglia è freak e poi c’è la mistica scema della Silicon Valley. Ma i Mitchell contro le macchine è il migliore film di animazione da vedere tutti insieme sul divano.
Perché? Perché non ti fa la morale come Soul, non pretende di insegnarti come siamo fatti come Inside Out e non sa di kolossal cino-californiano confezionato per piacere a tutti come Mulan. E’ la storia di una famiglia tutto sommato molto tradizionale che si ritrova e impara ad accettarsi. Nulla di originale per la “letteratura” di genere. Ma c’è qualcosa di inaspettatamente autentico nella scrittura, una regia brillante e alcune trovate davvero esilaranti.
Certo, non è stiloso come Lego Movie, non ha il respiro delle più note saga della Disney e non ci trovate Scarlett Johansson come doppiatrice o qualche altra superstar di Hollywood. Siamo più dalle parti di Onward-oltre la magia, produzione di prima fascia per la tv in streaming senza troppe pretese. Dietro la telecamere però non ci sono degli outsider. Il film è diretto da Michael Rianda (Gravity Falls), prodotto dai premi Oscar Phil Lord, Chris Miller e Kurt Albrecht, e interpretato nella versione originale da Abbi Jacobson, Danny McBride, Maya Rudolph, Beck Bennett, Fred Armisen, Eric Andre e del premio Oscar Olivia Colman.
Hai l’impressione che non si sono limitati al compitino. Si vede che si sono divertiti a girarlo. Che hanno saputo seguire fino in fondo alcune intuizioni azzeccate sia sul piano artistico che su quello della sceneggiatura. Senza l’urgenza di essere a tutti costi “nuovi”. Per dire, il cane fa ridere. Ogni volta che lo vedi fa ridere. E’ da Sing che gli animali domestici hanno cominciato a fare ridere. Ma qui fa più ridere.
Insomma, I Mitchell contro le macchine non è e non sarà ricordato come il film d’animazione del 2021. Raccontare che le relazioni sono difficili, che le famiglie sono un casino, che sono castelli di sacrifici e incomprensioni non è quello che i tempi richiedono. Non è moderno. Peraltro giocando con i luoghi comuni di internet, del digitale e dell’intelligenza artificiale. Quindi non aspettatevi nulla di istruttivo. E’ un film di animazione, un cartone animato, che si guarda sul divano con la pizza cercando di non sporcarsi e ti fa sentire che su quel divano ci puoi stare anche bene, anche quando si è stretti e scomodi.