Le rete non è la società

La rete non è la società. Non ancora. Lo è già nei paesi scandinavi ma per l’Italia occorrerà aspettare. A dirlo è Maurizio Pessato , l’a.d. di Swg, l’istituto di ricerca che più di ogni altro ha puntato sul web per interpretare le intenzioni di voto. Gli istant poll sono infatti la sintesi di due visioni. La prima vede la rete, cioè internet come un luogo dove la società si specchia nella sua interezza. “Per ottenere questi numeri abbiamo incrociato due strumenti. Il primo è un campione di 600 utenti internet selezionati da Swg”. Di questi Swg sa praticamente tutto, professione, età, sesso, ecc. Per cui il dato risulta più attendibile in quanto si può estrarre un campione rappresentativo della popolazione italiana. Il secondo strumento è volontario e libero. Sessantremila utenti che dal portale Libero.it hanno partecipato liberamente a un sondaggio esprimendo le proprie intenzioni di voto e la propria carta di identità. (continua)

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