Fa male pensare transmediale (è una zuppa…)

A San Diego c'è il Comic-on, uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti di fumetti di tutto il mondo (a parte i giapponesi che sono in gran parte fan dei manga). Ma a parte loro, ogni anno migliaia di nerd provenienti da ogni angolo degli Stati Uniti si ritrovano in California. Per quattro giorni San Diego diventa il paradiso il paradiso delle nuovole di carta, il luogo dove i collezionisti possono finalmente passare ore e ore a scorrere con le dita fumetti imbustati. Leggendo le news che provengono dagli States, però, di chine, strisce e nuvole di carta neanche l'ombra. A tenere banco sono videogame e film,  a quanto pare i veri protagonisti dell'edizione. Potere del denaro o della notorietà: i videogame di questi tempi sono in auge un po' ovunque. Come industria sta meglio di altre. E quindi si guadagnano facilmenti i titoli sui giornali di manifestazioni come queste. Scalzando quelli che sono i veri protagonisti. Tra l'altro il fumetto è un mondo non semplice. Per un giornalista non specializzato è complicato individuare le tendenze o i nuovi talenti. "I videogiochi stanno diventando ogni giorno più importanti" ha detto alla Reuters Stan Lee il creatore della Marvel Comics. Aggiungendo: "Oggi quando un fumetto viene concepito una delle prime questioni che vengono poste è se si potrà o meno ottenere un buon videogioco". Se così fosse, se realmente la produzione artistica di fumetti fosse in qualche modo condizionata dalle trasposizioni videoludiche o cinematografiche, sarebbe una iattura per tutti. Non sono un purista del fumetto, ma non ci vuole un esperto per capire che più una idea viene concepita in chiave transmediale più rischia di perdere spessore e guizzo. Sin city, il capolavoro di Frank Miller, è quello che è perché è nato sulla carta, in bianco nero, con quel tratto lucido e violento. Quando si è voluto portarlo sul grande schermo, è stato il media ad adattarsi alla natura del fumetto. E non il contrario. Ogni media ha una propria capacità di adattamento ai linguaggi. Per dirla in un altro modo, ogni media ha una propria capacità espressiva. Di solito, le cose migliori nascono da buone idee che trovano in quello specifico mezzo di comunicazione il terreno giusto per svilupparsi. Di solito, i capolavori nascono così.