Élite, anche l'Europa ha la sua Beverly Hills 2010 (ed è anche meglio)

 
Vabbeh,  lo so, è un teen-drama, nulla di particolarmente sofisticato, mi rendo conto. Il punto è che questo teen-drama ad ambientazione scolastica è migliore di molti altri. E poi è europeo. Anzi, è migliore proprio perché è europeo. Mettiamo prima le mani avanti. La serie spagnola Élite giunta alla seconda stagione (in streaming su Netflix) non è la risposta tardiva alla celeberrima Beverly Hills 2010 (che peraltro torna in grande spolvero a vent’anni di distanza con gli stessi attori vecchi di vent’anni) ma un modo per guardare alla scuola, agli studenti e all’adolescente senza quell’allure puritana degli amici a stelle strisce. Tradotto vuole dire che ogni quattro-cinque minuti di dialoghi gli allegri ragazzini  dell’esclusivo istituto Las Encinas si ritrovano a letto, avvinghiati uno all’altro mossi da ineluttabili passionacce. A rendere più piccante la cosa c’è un sottotesto-sexy di lotta di classe tra i banchi di scuola che non guasta mai visto che siamo europei. Il motivo è dichiarato: a Las Encinas ci sono i ricchi ricchissimi, snob siderali tutti con autista e villa con piscina. Accanto a loro una pattuglia di poveri poverissimi entrati per merito o per strane vicende nelle classi dell’Elite. Chi non avesse visto la prima stagione (più didattica rispetto a questa) deve sapere che c’è un omicidio che guida le danze. E il giallo non è neppure scadente. Nella seconda stagione è però l’ingresso di nuovi studenti a far decollare la serie che diventa davvero un erotic-movie (mooolto soft) che funziona pure bene recitato con personaggi, per quanto poco credibili, certamente più moderni di quello che solitamente incontriamo nei college o nelle high school americane. Non c’è il solito nerd, il campione di football e il rampante che vuole sfondare nella politica. C’è il mussulmano gay, la marchesina hot, la figlia della narcotrafficante e il figlio del ricco caduto in disgrazia. C’è per dirla meglio uno sguardo meno plastico e stereotipato. Più vicino a quello che noi (in Europa) intendiamo per intrattenimento.